Sì, è vero che gli squali non sono mangiatori di uomini e ogni anno sono responsabili solo di 5 vittime nel mondo. Tuttavia, alcune specie sono molto pericolose per l’uomo ed è meglio sapere cosa fare per uscire vivi da un attacco. Bisogna fare attenzione e ricordate che prevenire è meglio che curare.
Vediamo di capire cosa possiamo fare per sopravvivere.
Nuotate in superficie
La maggior parte degli squali pericolosi per l’uomo ama il mare aperto (specie pelagiche) e le profondità marine. Quindi, cercate di nuotare in superficie dove la presenza di questi pesci cartilaginei è molto ridotta.
Nuotate in gruppo
È stato dimostrato scientificamente che la maggior parte degli attacchi di squalo avviene quando nuotate da soli, invece che in gruppo perché l’attenzione del predatore è verso una singola persona, più esposta ai pesci cartilaginei.
Indossate un abbigliamento poco colorato
Ormai è risaputo che indossare un abbigliamento dai colori sgargianti attira l’attenzione degli squali e aumenta il rischio di essere attaccati. Quindi, indossate qualcosa di poco colorato che non attiri i predatori, ma che li allontani.
Colpiteli sugli occhi, sulle branchie o sul muso
Gli occhi, le branchie e il muso degli squali sono molto sensibili. Se dovessero attaccarvi, provate a colpirli su queste aree particolari. La sensibilità del muso è dovuta alla presenza di organi sensoriali (ampolle di Lorenzini) che percepiscono il campo elettrico che tutti gli organismi viventi emettono.
Il video spiega altri modi per sopravvivere all’attacco di uno squalo.
Lo so, il fatto è un altro. Malgrado questi consigli, sono consapevole che è difficile seguirli quando vi trovate di fronte uno squalo, che è un predatore imprevedibile.
Avete altri consigli da dare?