Sembrerebbe di sì, secondo Luciano Atzori e Sabina Rubini, biologi esperti di sicurezza alimentare (Studio ABR).
Come riporta Focus, i pericoli più comuni dopo eventi sismici sono le derrate alimentari a rischio microbiologico e la contaminazione batterica e chimica della rete idrica.
Gli esperti dello studio ABR parlano di contaminazione microbiologica della rete idrica da parte di microrganismi opportunisti quali Pseudomonas aeruginosa (laddove per microrganismi opportunisti si intendono microrganismi poco virulenti, che determinano malattie solo nell’ospite immuno-compromesso) e anche da parte di microrganismi patogeni come Escherichia coli, streptococchi fecali, virus enterici. Tale invasione è imputabile alla lesione delle tubature dopo i crolli e all’infiltrazione di materiale terroso contaminato. Per questi potrebbe rivelarsi pericoloso lavarsi con l’acqua corrente se si hanno micro-lesioni corporee.
Secondo i biologi, oltre alla precauzione nell’uso di acqua potabile bisognerebbe preferire il consumo di prodotti preconfezionati nonché l’uso di stoviglie monouso.