A che punto siamo con i trattamenti farmacologici contro HIV e AIDS? Activebeat.com ha effettuato il punto della situazione e noi riportiamo quelli più significativi.
5. La pillola del giorno dopo dell’HIV
Chi è stato esposto al virus HIV entro le 72 ore precedenti può richiedere il trattamento PPE. Si tratta di una profilassi che si può ottenere in ospedale, in una clinica medica o in una clinica dedicata alla cura dell’AIDS. Prima si inizia e meglio è.
4. Inibitori della Proteasi
Il virus HIV può essere contrastato impedendogli di replicare le proteasi, proteine di cui ha bisogno per diffondersi. Importanti gli effetti collaterali, che cambiano a seconda del paziente, il quale può essere colto da nausea, diarrea, vomito, dolori addominali, tosse cronica, insonnia, affaticamento e dolori articolari.
3. Inibitori NRTI e NNRTI
Gli inibitori nucleosidici della trascrittasi inversa (NRTI) servono a rallentare la malattia. Gli effetti collaterali sono spiacevoli: febbre, rash, affaticamento, dolore addominale, nausea, vomito e perdita di appetito. Gli inibitori NON nucleosidici NNRTI combattono l’infezione di nuove cellule e causano affanno e aritmie cardiache.
2. Inibitori della fusione cellulare
Si assumono per impedire che le cellule malate si fondano alle sane. Gli effetti collaterali sono dannosi: indebolimento e deterioramento delle ossa, soprattutto delle anche.
1. Antinfiammatori e antidolorifici
Per lenire i dolori dei malati di AIDS si ricorre a molti tipi di antidolorifici e antinfiammatori, dall’aspirina fino a oppiacei o morfina.