In chimica, in fisica, ma anche nello sport l’argento è destinato a occupare, almeno nell’immaginario popolare, il simbolo del secondo classificato. È ciò avviene non solo in conseguenza alla medaglia che viene attribuita alle Olimpiadi o nei campionati in genere, ma soprattutto per che ha caratteristiche molto importanti, ma che vengono, spesso erronemente considerate inferiori a quelle dell’oro, il metallo nobile per eccellenza.
Eppure l’argento possiede peculiarità molto interessanti che lo fanno emergere in ogni specifico campo scientifico e a maggior ragione in quello pratico. Non tutti sanno ad esempio che in quanto a conducibilità termica e elettrica esso è il migliore in assoluto, meglio ancora che sua maestà l’oro.
L’argento è uno degli elementi della tavola periodica, e vi figura al numero atomico 47, tanti quanti sono i suoi elettroni e i suoi protoni. Viene utilizzato in gioielleria, monetazione, fotografia e in molti altri campi in virtù del suo colore e soprattutto della morbidezza che permette una lavorazione agevole e consente agli orafi di esprimere tutta la loro arte. È così malleabile che si può ridurre in lamine fino addirittura allo spessore di 30 micron.
L’argento ossida in presenza di aria con tracce di zolfo, ozono e acido solfidrico, ma nonostante ciò viene utilizzato per costruire posate ad uso domestico alimentare in quanto assolutamente non tossico. Le sue caratteristiche consentono quindi di essere utilizzato in odontoiatria. Viene prodotto con frequenza ad una lega di 925 millesimi, proprio perché ritenuto completo sotto ogni aspetto.
La sua struttura cristallina è cubica a facce centrate e vanta una densità (peso specifico) di 10.490 Kg. al metro cubo, mentre il peso atomico corrisponde a 107,8386 u (unità atomica unificata, corrispondente al Da, dal nome del chimico e fisico inglese John Dalton). Un atomo di argento ha un raggio di circa 160 pm (picometro – milionesimo di centimetro). Fonde a 961,78 °C e va in ebollizione a 2.162°C.
Gli usi dell’argento sono innumerevoli, e variano dall’utilizzo alimentare (additivo E174), a quello fotografico (emulsioni), per passare da quello energetico (batterie) arrivando anche agli specchi per le sue qualità altamente riflettenti. In quest’ultimo settore viene utilizzato l’alluminio negli specchi comuni per motivi economici, ma per quelli di pregio si usa proprio l’argento.
Ultimi due accenni a una caratteristica chimica e ad un’altra fisica. Dando luogo al fulminato d’argento esso diventa un potente esplosivo, mentre il cloruro d’argento, una volta reso trasparente si usa come cemento nel vetro.
Insomma tutte queste caratteristiche non lo determinano certo come un metallo “da serie B”!