Il fenomeno della bioluminescenza è un evento naturale che si realizza grazie a reazioni chimiche che avvengono nell’organismo: differenti sostanze reagiscono tra loro emettendo luce.
Gli scienziati hanno identificato due specie che si trovano nei mari profondi: un polpo e un calamaro. Questi animali impiegano i “sensori di luce” per camuffarsi e nascondersi dai predatori nelle profondità oceaniche tra 600 e 1000 metri.
I predatori utilizzano la bioluminescenza per identificare le loro prede.
Alcuni predatori dei mari profondi guardano verso la superficie scovando la preda opaca, altri utilizzano la bioluminescenza come una sorta di “scandaglio”che viene riflesso dalla pelle trasparente della preda: studi recenti hanno messo in evidenza l’uso di pigmenti – chiamati cromatofori – che permettono al cefalopode di emettere una luce blu ad intermittenza.
Utilizzando rapidamente un corpo opaco o trasparente i cefalopodi rimangono invisibili ai loro predatori che impiegano la bioluminescenza.
La bioluminescenza è molto importante per gli animali e viene utilizzata, per esempio, dal maschio per corteggiare la femmina oppure come arma di difesa dai predatori.
La maggior parte degli animali che adopera la bioluminescenza appartiene agli invertebrati, organismi completamente sprovvisti di colonna vertebrale.
Cosa ne pensate di questo evento straordinario?