Fumare marijuana o usare i suoi estratti per curare numerose patologie? Sì, è possibile ed è la nuova frontiera per la cura naturale di malattie, anche rare, che sono attualmente difficili da contrastare con i farmaci tradizionali. La pianta ha numerosi vantaggi per la nostra salute: combatte i sintomi della sclerosi multipla, l’epilessia, la celiachia, aumenta il colesterolo buono e diminuisce il diabete.
Combatte i sintomi della sclerosi multipla
Una ricerca portata avanti dall’American Academy of Neurology evidenzia una relazione benefica tra cannabis e sclerosi multipla, anche se per gli esperti le prove raccolte non sono ancora sufficienti. Se assunta per via orale, pillole o spray è in grado di alleviare i sintomi della patologia, che vanno dalla spasticità ai dolori delle vie urinarie.
Contrasta l’epilessia
Che la marijuana avesse effetti benefici sul nostro organismo non è una novità, ma che un estratto della pianta possa curare l’epilessia è una scoperta importante. I risultati della ricerca sono stati presentati al congresso della American Academy of Neurology.
Cura la celiachia
L’utilizzo terapeutico di cannabinoidi migliora la salute umana. Secondo una ricerca pubblicata sulla rivista scientifica Plos One, i principi attivi contenuti nella cannabis combatterebbero la celiachia. Non sto parlando di fumare la marijuana, ma di estrarre alcuni principi attivi che possano fare bene senza gli effetti collaterali del fumo. Negli Stati dove ne è consentito l’uso a scopo terapeutico, i celiaci la utilizzano contro i disturbi intestinali.
Aumenta colesterolo buono e diminuisce il diabete
Un altro studio evidenzia un effetto eclatante: fumare stabilmente marijuana aumenta il colesterolo buono, riduce il diabete e combatte l’obesità. L’uso terapeutico della marijuana è riconosciuto da buona parte della comunità scientifica.
Altri studi sottolineano l’importanza della marijuana nella lotta contro la sclerosi multipla.
Conoscete altri benefici della cannabis?