Trovato un capodoglio arenato e morto su una spiaggia belga: l’idea è di trasformarlo in biocarburante. Questo magnifico esemplare darà, in questo modo, un contributo non irrilevante alla scienza. Buona idea vista la mole e la lunghezza di questo individuo: circa 13 metri. Il capodoglio è noto agli scienziati con il nome scientifico Physeter macrocephalus, è un Cetaceo Odontocete, ovvero provvisto di denti, a differenza dei Cetacei Misticeti, privi di denti (balene) e provvisti, invece, di fanoni utilizzati per filtrare il particolato alimentare (plancton) dalla massa d’acqua.
Sia Misticeti che Odontoceti sono mammiferi marini dotati, dunque, di ghiandole mammarie utilizzate per la produzione di latte in modo da nutrire i piccoli (la prole).
Un’altra differenza tra Odontoceti e Misticeti la riscontriamo nella struttura dello sfiatatoio, cioè uno “strumento” che viene adoperato per la respirazione ed è posto dorsalmente (superiormente). Il capodoglio e gli Odontoceti sono provvisti di uno sfiatatoio con una singola apertura, i Misticeti con due.
Il capodoglio ha il capo grande, una pinna dorsale, pinne anteriori (quelle posteriori mancano) e la pinna caudale. Detiene due record: è il Cetaceo Odontocete più lungo (può arrivare anche a 18 metri di lunghezza) ed è quello che si spinge a più elevate profondità (anche a 2200 metri di profondità). Mangia molluschi. Distribuito anche nel Mar Mediterraneo.
Sul capo presenta una struttura che prende il nome di spermaceti ed è costituita da grassi: sembra che venga utilizzata come stabilizzatore man mano che il capodoglio scende in profondità.