Gli animali, nel corso del loro percorso evolutivo, si sono adattati a diversi ambienti: marini, terrestri, acque dolci (corsi fluviali e laghi) e aerei. Ogni ambiente ha le sue caratteristiche e ogni animale deve ambientarsi altrimenti sarà costretto a soccombere: le ali degli uccelli, per esempio, si sono evolute per il volo; le pinne dei pesci per il nuoto.
Gli organismi acquatici, in base al loro adattamento alle variazioni di salinità, si dividono in:
– eurialino = si adatta alle variazioni di salinità (per esempio, una specie di squalo, lo squalo leuca , si adatta a queste variazioni);
– stenoalino = non si adatta alle variazioni di salinità
Invece, in base al motivo per cui risalgono il fiume, gli organismi acquatici si dividono in:
– gamodromi = risalgono il fiume per riprodursi; qui si distinguono gli anadromi, che vivono in mare e si riproducono in fiume (salmoni), e i catadromi, che vivono in fiume e si riproducono in mare (anguille)
– agamodromi = risalgono il fiume per ragioni trofiche o per altre esigenze
Gli uccelli marini:
– trampolieri (o linicoli) = becchi molto diversi tra loro
– anatidi = si dividono in anatre di superficie, che mangiano in acque basse, e anatre di profondità, che mangiano in profondità
La maggior parte degli uccelli possiede la ghiandola dell’uropigio, una voluminosa ghiandola tubulare a secrezione esterna costituita da due lobi: il secreto dell’uropigio viene distribuito col becco a tutte le penne, proteggendole così dall’essiccamento e soprattutto dall’umidità. L’uropigio manca in alcuni uccelli (come il cormorano) ed è particolarmente sviluppato negli uccelli acquatici.
wewe k figo hehehehe hihihihi hahahaha
fa scifo
ho capito che la “h” è muta, ma manca 😀
🙂
E’ MOLTO INTERESSANTE
thanksssssssssssssssssssss