carne alla brace aumenta il rischio di cancro
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La convinzione di campare più degli statunitensi ci porta a copiarne le dubbie abitudini alimentari: portare carne in tavola una volta al giorno.

I dati parlano chiaro. Secondo i medici, la carne cotta alla brace aumenta il rischio del cancro al colon retto del 70% e il grasso animale produce l’80% dei rischi per il tumore al seno. La notizia è stata diffusa dalla rivista scientifica Scienze Fanpage.

Il nostro corpo ha necessità di tutto, ma senza estremismi. Oggi sono gli ortaggi ad essere preferiti nei nostri menù giornalieri. Preferiti, ma non debbono diventare eccessivi: i vegetali fanno parte della ricchezza della preziosa dieta mediterranea.

Il consumo di carne è fermo in Italia: sugli 800 grammi alla settimana contro un fabbisogno di circa la metà. Mentre frutta e verdura, consumate con attenzione, eviterebbero nel 20-33% dei casi un tumore al polmone, nel 66-75% un carcinoma gastrico, nel 33-50% un tumore al seno, nel 66-75% un tumore del colon e del retto.

Anche la carne bianca ha le sue controindicazioni: il pollo non razzola più e l’allevamento in batteria ne fa aumentare la massa grassa. Cosicché, oltre alla crudeltà della procedura, v’è un male per la salute umana.

Tornando alla brace: si è propensi a credere che la cottura ne elimini, almeno in parte, la dannosità.

Cosa ne pensate?

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Di aletave

Dottore in Scienze Naturali, copywriter e blogger.

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