La terza uscita di tesi, giorno 18/09/2012, il mio gruppo è stato raggiunto da due sub che hanno avuto il compito di effettuare foto sottomarine alla ricerca di qualche specie di pesce in particolare: sono riusciti a fotografare un bellissimo esemplare di cavalluccio marino.
Il cavalluccio marino è un pesce osseo incluso nel famoso ordine dei Sygnathiformes, noto per la presenza di due specie di pesci abbastanza famosi: il cavalluccio marino e il pesce ago. I signatiformi sono ostetti privi di pinne ventrali e caratterizzati dal muso a forma di cannuccia e dal corpo ricoperto da anelli ossei.
Nei signatiformi è presente solamente una famiglia, i Sygnathidae: piccoli pesci di forma allungata. Abitano soprattutto le acque costiere tropicali e subtropicali e sono Hipresenti prevalentemente nelle zone costiere tra alghe e Posidonia. La tipica forma di questi pesci non permette loro di nuotare velocemente o di sostare in acque molto mosse; scivolano e serpeggiano tra le piante mimetizzandosi perfettamente.
I cavallucci marini hanno una coda prensile che viene utilizzata per fissare il corpo saldamente alla vegetazione e come timone. I piccoli crostacei, di cui si nutrono, vengono avvistati sopra la punta del muso, il capo viene leggermente abbassato e, con un movimento veloce, la preda viene risucchiata dalla pompa aspirante della bocca.
La posizione verticale dei cavallucci marini, Hippocampus sp., è una risultante del baricentro tra vescica natatoria e coda verticale. Praticano cure parentali.
La femmina depone le uova in una speciale sacca incubatrice nel ventre del maschio, situata vicino all’apertura anale. Alla schiusa, il maschio espelle gli avannotti con delle contrazioni addominali simili al parto femminile, evento piuttosto insolito in natura, chiamato gravidanza maschile.
Nonostante molti divieti internazionali, in alcuni paesi è pescato per essere poi venduto essiccato come oggetto decorativo o curativo.
Una particolarità del cavalluccio marino è quella di cambiare colore a seconda delle diverse circostanze o dell’ambiente nel quale si trova. In pratica si tratta di una sorta di mimetismo di protezione ma anche sociale in quanto si è osservato che il cambiamento di colore della livrea avviene anche in situazioni di non pericolo ma strettamente legate ad un particolare stato sociale quali ad esempio: durante una malattia, un corteggiamento o l’accoppiamento.