Il caldo killer
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I cambiamenti climatici e il riscaldamento globale sono evidenti in un ambiente che sta cambiando profondamente e turbando la Terra. Gli eventi meteo eccezionalmente estremi sono un dato di fatto e sono causati dall’aumento della temperatura media: cicloni e alluvioni sono sempre più frequenti e intensi. A giocare un ruolo chiave sono anche le alterazioni atmosferiche.

I cambiamenti in atmosfera sono alla base del clima estremo. Lo scenario è stato delineato dalla Stanford University e la ricerca è stata pubblicata sulla rivista scientifica Nature. Secondo lo studio, tifoni e ondate di calore eccezionalmente forti saranno sempre più frequenti e intensi.

Lo studio…

Dallo studio della Stanford University emerge come il responsabile principale del clima pazzo nell’emisfero settentrionale del pianeta sia l’alterazione atmosferica, non solo il riscaldamento globale. Il legame tra questi eventi era stato ipotizzato, ma non si avevano prove certe.

clima impazzito
Foto Lescienze.it

L’aumento della frequenza delle ondate di calore estive in molte regioni dell’emisfero settentrionale è legato ad alterazioni nella circolazione atmosferica, la cui origine – se naturale o antropica – non è ancora chiara. Queste alterazioni determinano anche ondate di gelo invernale estremo in Asia centrale.

I ricercatori hanno scoperto che per quanto riguarda Europa e Asia occidentale e America nord-orientale (circa metà delle terre emerse dell’emisfero boreale), l’aumento dei fenomeni meteo estremi è correlato alla maggiore frequenza di condizioni anticicloniche, che sono associate a un blocco atmosferico.

Non è comunque possibile stabilire se le tendenze nella circolazione atmosferica evidenziate siano da attribuire a cause antropiche o naturali, né è possibile stabilire se si tratti di un fenomeno stabile o se rientri nell’ambito della variabilità climatica su una scala di molti decenni.

Il seguente video spiega in maniera divertente cos’è il riscaldamento globale.

Accordo sul clima: il Grande Bluff

L’ONU ha confermato come ci sia anche lo zampino dell’uomo sugli eventi meteo eccezionalmente estremi. Il 18% di tutte le precipitazioni molto intense e il 75% delle ondate di calore sono attribuite al riscaldamento globale provocato dalle attività umane. I dati sono stati raccolti dal Politecnico di Zurigo e pubblicati sulla rivista scientifica Nature Climate Change. E non dimentichiamo che la crescita dei mari è sempre più veloce.

Dal G7 è emerso come siano tutti d’accordo sull’innalzamento di 2 gradi della temperatura media mondiale, sulla de-carbonizzazione entro fine secolo e sulla riduzione del gas entro il 2050. Ma il problema che emerge dal G7 è un altro e più grosso perché l’accordo sul clima è stato raggiunto solamente tra sette Paesi, tuttavia nel mondo ci sono più di 200 Nazioni che dovrebbero collaborare.

Non ne bastano 7, non ha senso!

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Di aletave

Dottore in Scienze Naturali, copywriter e blogger. Fondatore di questo blog.

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