Prima di questo post sui Crostacei, in pochi erano a conoscenza dell’appartenenza a questo gruppo di animali di granchi, gamberi, aragoste, astici, gamberetti, krill, cannocchie. Tutti questi animali da me citati sono rappresentati dal gruppo dei Crustacea (questo è il nome latino).
Foto: granchio.
Il corpo di questi invertebrati è munito di un carapace che lo protegge ed è suddiviso in cefalotorace (capo fuso col torace) e addome. Il torace viene definito anche pereion e le appendici pereiopodi. L’addome è noto anche con il nome di pleon e le appendici che lo costituiscono pleopodi.
La bocca dei crostacei si apre ventralmente e la maggior parte di questi animali si alimentano per sospensione, ovvero filtrando le particelle alimentare dalla massa d’acqua. Lo stomaco anteriore è utilizzato per l’ingestione e triturazione del cibo, quello intermedio per la digestione vera e propria e quello posteriore per l’eliminazione dei prodotti di scarto per mezzo dell’ano.
I crostacei di piccole dimensioni effettuano gli scambi gassosi attraverso la sottile cuticola permeabile della superficie interna del carapace; quelli di dimensioni maggiori, invece, effettuano scambi gassosi per mezzo delle branchie, strutture derivate da evaginazioni di alcune parti della parete del corpo.
I crostacei possiedono un sistema nervoso con un cervello fatto da protocerebro, deutocerebro e tritocerebro, caratteristico degli artropodi.
La maggior parte dei crostacei è a sessi separati, raro è l’ermafroditismo. L’ermafroditismo sta a significare la presenza all’interno di un individuo di un apparato riproduttore maschile, che produce gameti maschili, e di un apparato riproduttore femminile, che produce gameti femminili.