Ebbene sì, troppi energy drink possono mettere a repentaglio la salute del fegato. Secondo La Stampa lo affermano gli esperti dell’università della Florida, che hanno descritto sulla rivista Bmj Case Reports un caso clinico, quello di un muratore di 50 anni, che a partire da anoressia e dolori addominali è arrivato a nausea e vomito, sintomi che farebbero pensare all’influenza, se non fosse che vi si è poi aggiunta un’itterizia diffusa (colorazione giallastra della pelle), dovuta all’innalzamento dei livelli di bilirubina nel sangue.
Da una biopsia del fegato è emersa la presenza di un’epatite acuta in corso, secondo gli specialisti dovuta all’eccesso di niacina (vitamina B3) assunta, come dichiarato dal paziente, nelle precedenti tre settimane attraverso gli energy drink. Sono bastati tre giorni di sospensione degli energy drink per far svanire i sintomi. Quindi, l’indice è stato puntato contro l’eccessivo consumo di queste bevande, dopo aver appurato che fino a quel momento l’uomo aveva goduto di buona salute e non aveva assunto bevande alcoliche né droghe o farmaci senza l’indicazione del proprio medico.
I ricercatori spiegano che in questi energy drink sono presenti vitamine e altri nutrienti, ma in quantità eccessive rispetto alle dosi quotidiane raccomandate, con conseguente accumulo e tossicità.
Oltre ad un eccesso di vitamine, queste bevande “garantiscono” il pieno di zuccheri e di caffeina, e le maggiori preoccupazioni sono legate alla composizione di questi drink e all’associazione che sempre più spesso viene fatta ad alcolici. Andrebbero abolite dalla dieta dei bambini e usati con estrema cautela dagli adolescenti, che sono tra l’altro coloro che le associano ad alcolici.
Tale associazione è molto pericolosa poiché, come spiegato da Gian Vincenzo Zuccotti, direttore del dipartimento di pediatria all’ospedale dei bambini Buzzi, il consumo combinato favorisce un più rapido assorbimento dell’alcol e dello svuotamento gastrico, con il conseguente aumento dell’alcolemia e mascheramento degli effetti depressivi dell’alcol: da qui il consumatore potrebbe sottovalutare il proprio stato di ebbrezza. Senza contare che l’elevato contenuto di zuccheri degli energy drink ha un potenziale cariogeno a livello dentale.