Siamo ormai entrati nella primavera. Questa stagione evoca gioia e voglia di libertà. Sarebbe normale, quindi, che l’evento che ne segna l’inizio sia indice di curiosità. L’equinozio di primavera ricorre in molte leggende. Siamo però certi di conoscere bene di cosa si tratta? Con l’aiuto di Focus.it vi proponiamo 7 informazioni su esso, alcune delle quali vi stupiranno.
7. Cosa significa
Il termine equinozio deriva dal latino æquinoctium, che si traduce con “notte uguale”. A partire da esso, la parte della giornata in cui c’è luce continua ad allungarsi ogni giorno fino al solstizio d’estate. Sarà solo da quel momento che le ore di luce cominciano a diminuire. Con l’equinozio di autunno la suddivisione del giorno tra luce e buio tornerà in equilibrio. Estate e inverno iniziano invece nei giorni di solstizio. Le ore di luce saranno in quei giorni rispettivamente al loro massimo e al loro minimo. Tutto ciò nella nostra parte di Terra, ovvero l’emisfero boreale. In quello australe si verifica il contrario.
6. Ma giorno e notte hanno davvero la stessa durata?
In realtà no. Si tratta di una grande semplificazione. Potrebbe essere così solo se il Sole sparisse dal cielo una volta calato dietro l’orizzonte. Siccome la Terra ha un’atmosfera, questa curva la luce del Sole per il fenomeno della rifrazione, rendendo più numerose le ore di luce.
5. Nei giorni di equinozio est e ovest sono perfettamente “centrati” dal Sole
Il Sole sorge esattamente ad est e tramonta perfettamente ad ovest solo ed esclusivamente nel giorno dei due equinozi. Questo vale per tutte le località del mondo. In tutti gli altri giorni dell’anno il Sole sorgerà e tramonterà leggermente spostato verso nord.
4. Raggi del Sole perpendicolari
Nel giorno dell’equinozio di primavera i raggi solari giungono sulla Terra perpendicolarmente rispetto al suo asse di rotazione. Le foto del nostro pianeta dallo spazio risulteranno con il globo pervaso per metà dalla luce e l’altra metà dal buio. In un istante della giornata i raggi saranno così a picco che non esisteranno ombre.
3. Ogni anno la primavera si accorcia di 30″
Quando, dicendo che non esistono più le stagioni, crediamo di sostenere una banalità! In effetti, è stato riscontrato che la primavera è sempre più breve, seppur di soli 30″ all’anno. Il meccanismo è un po’ complicato ed è dovuto all’orientamento dell’asse di rotazione della Terra. Per semplificare le cose, diciamo che il nostro pianeta non ruota in piano, ma leggermente inclinato e con l’andatura oscillante di una trottola. Questo fa variare continuamente la posizione che offre al Sole.
2. Le stagioni extra-terrestri
Le stagioni dipendono dalla posizione e dalla distanza di un pianeta dalla propria stella. Per questo motivo non sono mai uguali tra loro in riferimento ai corpi celesti. All’interno del Sistema Solare abbiamo stagioni lunghe, brevi, rigide o infernali, a seconda dei casi. Urano ha il record delle stagioni climaticamente più terribili del nostro sistema.
1. Colpo di scena: la primavera NON inizia il 21 di marzo
Siamo abituati a considerare la data del 21 marzo come quella del primo giorno di primavera. In effetti, si tratta di un errore. Il periodo orbitale della Terra attorno al Sole è di esattamente 365 giorni, 6 ore, 9 minuti e 10 secondi. Convenzionalmente, però, col calendario gregoriano consideriamo l’anno di 365 giorni. Ogni 4 anni, poi, “pareggiamo” le cose con l’anno bisestile. In realtà, quindi, noi “festeggiamo” sempre l’equinozio almeno 6 ore più tardi di quando avviene in realtà, quasi sempre il 20 marzo e non il 21.