In tutta la sua esistenza l’uomo ha sempre ambito unire la Terra al cielo, e lo ha fatto in vari modi, con la religione, con la filosofia, con le leggende e molto più recentemente con le imprese spaziali. Qualcosa che abbina, anche se in termini metaforici questi due ambienti così diversi ma molto complementari esiste già in natura. Sono le gemme stellate, ovvero quelle pietre che presentano al loro interno il fenomeno dell’asterismo.
In realtà questi oggetti preziosi sono molto rari da trovare in natura, perché i minerali raccolti allo stato grezzo non evidenziano il fenomeno, il quale ha necessità di condizioni ottiche particolari, ma lo serbano al loro interno pronto per essere evidenziato dall’uomo, senza che questi interagisca con la natura del minerale stesso.
Vediamo però in concreto di cosa stiamo parlando, ovvero come si presenta una gemma asteria. Nell’assoluta maggioranza dei casi il fenomeno dell’asterismo viene determinato dall’intersezione di tre linee rette, le quali si incrociano al centro presentando un effetto che immediatamente richiama la forma di una stella luccicante.
Le linee sono evidenziate dalla rifrazione interna e dalla riflessione delle inclusioni aghiformi in rutilo, e la stella appare completa se la gemma viene tagliata a “cabochon” ovvero con la parte superiore convessa. Se il tagliatore è abile e la gemma si presta, il punto di intersezione delle linee viene posizionato al centro. In questo modo muovendo la pietra, la stella pare si muova creando degli effetti veramente suggestivi.
Il cristallo che meglio si presta a questo fenomeno è il corindone nelle sue varietà zaffiro e rubino, per cui anche economicamente le gemme asteria hanno un valore adeguato. I rubini e gli zaffiri asteria sono infatti utilizzati in alta gioielleria o in oreficeria artistica.
Il rutilo è un elemento che spesso si trova all’interno di minerali o rocce, sempre con la sua caratteristica forma ad aghi, ma occorre anche che le inclusioni siano raggruppate in modo particolare e con uno specifico orientamento affinché si manifesti il fenomeno dell’asterismo.
Ovviamente, in passato, ma anche oggi per chi segue alcune discipline esoteriche, le gemme asteria sono state fonte di speculazioni e sono loro stati assegnati poteri addirittura magici. Lo zaffiro asteria, ad esempio, viene spesso impropriamente chiamato “pietra del destino”, proprio perché la stella inserita su campo blu, il colore tipico dello zaffiro più popolare, appare come un astro splendente nel cielo. Alle tre rette unite al centro in modo da formare sei raggi, sono stati attribuiti i significati di fedeltà, speranza e carità, e l’immancabile potere di proteggere dal male e di propiziare la fortuna.
Queste credenze sono diffuse un po’ in tutto il mondo, e anche presso i minatori indigeni (i corindoni provengono principalmente da Sri Lanka, Thailandia e Australia) rinvenire una gemma grezza che presenta inclusioni evidenti di rutilo e un abbozzo di stella è ritenuto di ottimo auspicio. Il noto traduttore de “Le mille e una notte”, Sir Richard Francis Burton (da non confondersi con il celebre attore), portava sempre con sé un bellissimo zaffiro asteria che osservava spesso per garantirsi una buona stella durante i suoi viaggi.
Proprio per la presenza di rutilo orientato, le gemme asteria sono quasi sempre poco trasparenti, ma ciò non fa che creare maggior enfasi sulla stella, la quale ne risulta evidenziata per contrasto in modo più incisivo che se la pietra fosse trasparente.
Purtroppo anche in questi casi la pratica della contraffazione è protagonista. Le inclusioni di rutilo possono essere facilmente inserite nella crescita dei corindoni sintetici, ovvero creati in laboratorio sintetizzando il processo naturale di formazione. Attenzione quindi a non allontanarci dalla regola generale della gemmologia: mai acquistare una pietra preziosa senza un attendibile certificato rilasciato da un gemmologo quotato.
Nelle gemme con inclusioni in rutilo nelle quali questo materiale non è orientato in modo adeguato per creare la stella, oppure per le quali il tagliatore non ha potuto mettere bene in evidenza il fenomeno, si possono osservare stelle dalle linee storte, stelle fuori centro (che naturalmente devono essere valutate meno di quelle perfette), ma in alcuni casi si genera un altro fenomeno altrettanto suggestivo: il gatteggiamento, ovvero la comparsa al centro della pietra di una forma ogivale come fosse la pupilla di un gatto.
Assistendo a certi fenomeni ci si accorge che forse è vero quanto si sostiene romanticamente: la natura si diverte a parlarci.