A questa triste conclusione arriva un maxi studio pubblicato su Science che ha coinvolto atenei ed enti di ricerca di 10 Paesi di tutto il mondo, come riportato da Ansa.
Secondo gli scienziati autori dello studio più dell’80% di tutti i processi ecologici che costituiscono il fondamento di ecosistemi sani di mare, acqua dolce e terra già mostra segni di risposta ai cambiamenti climatici, e secondo Inger Andersen, direttore generale dell’Unione internazionale per la conservazione della natura (Iucn), diventa indispensabile quanto urgente provvedere al taglio delle emissioni di gas a effetto serra e la protezione degli ecosistemi.
Anche l’uomo risente di questi cambiamenti, e lo si può notare dall’aumento di malattie ed epidemie parassitarie, nella ridotta produttività della pesca, nella minore resa dell’agricoltura, e quel che è peggio nella compromissione della capacità degli ecosistemi di mitigare e di adattarsi ai cambiamenti climatici.
Brett Scheffers, autore principale dello studio, dell’Università della Florida, è preoccupato degli effetti del riscaldamento globale sui sistemi naturali, poiché sta cambiando la fisiologia delle specie, con interi ecosistemi sotto stress anche per questo.