Il ciclo del fosforo è un po’ più semplice del ciclo dell’azoto perché il fosforo si trova in poche forme chimiche. Il fosforo (P) è un elemento di grande importanza nel metabolismo dei viventi in quanto rientra sia nella costituzione sia degli acidi nucleici sia dei composti energetici per il normale metabolismo cellulare (ATP, GTP, NADPH ecc.).
Il fosforo presente nel suolo deriva dalla degradazione (per processi chimici, fisici e biotici) di rocce particolarmente ricche di questo elemento (rocce fosfatiche), di apatite (Ca(PO4)3F) o di altri minerali simili a quest’ultima. Questo fosforo, una volta raggiunto il suolo sotto forma di ioni fosfato (PO43-), che sono chimicamente molto stabili sedimenta dopodiché viene organicato, cioè reso disponibile per gli organismi viventi, da numerose specie di funghi e batteri che lo mutano nella sua forma ossidata più solubile.
L’eccesso di fosfato disciolto negli ecosistemi acquatici a causa dell’accresciuto input da scarichi urbani, industriali ed agricoli è una realtà che desta preoccupazioni anche perché il fosforo dovrà essere riciclato su larga scala se si vuole evitare l’esaurimento dei depositi esistenti.
Il sito tipico in cui è presente l’inquinamento da fosforo è quello delle Everglades (regione paludosa della Florida): attualmente si prevede di creare una zona umida “da sacrificare” con lo scopo di assorbire il fosforo in eccesso e trattenerlo nei sedimenti; probabilmente questa potrebbe essere una buona soluzione a breve termine ma potrebbe avere dei risvolti negativi in un prossimo futuro.