Le persone amanti della natura potrebbero pensare che il grande squalo bianco, predatore eccelso dei mari, non abbia alcun competitore vista la sua mole: può arrivare anche a circa 7 metri di lunghezza e pesare 1-2 tonnellate. Essendo abbastanza possente come animale, non ha rivali.
Ma non è assolutamente vero. Le cose stanno in un altro modo. I competitori ci sono, naturalmente. Uno è l’orca assassina, nome scientifico Orcinus orca, un Mammifero marino (Cetaceo) appartenente al gruppo sistematico degli Odontoceti, Cetacei con denti, mentre i Misticeti sono quelli privi di denti, come ad esempio le balene. I delfini, invece, sono Odontoceti. L’orca assassina è un predatore vorace e aggressivo, ma non attacca l’uomo: non esiste alcuna documentazione che immortala un attacco di un’orca verso un uomo. Raggiunge dimensioni maggiori di quelle dello squalo bianco: circa 8 metri o più. Ed è più massiccio.
L’altro competitore è l’uomo che con la pesca sta distruggendo e decimando le popolazioni non solo di squalo bianco, ma anche di altre specie animali. Un metodo impressionante di “maltrattamento” verso gli squali è il finning (fin = pinna), un fenomeno in aumento nei paesi orientali consistente nell’amputazione di tutte le pinne del’individuo. Una volta amputate vengono utilizzate come ingredienti nella zuppa di pinne di squalo.
Gli squali finiscono spesso involontariamente nelle reti dei pescatori. Queste provocano un danno all’ambiente irreversibile, soprattutto la pesca a strascico effettuata con una rete trainata sul fondale marino che distrugge le popolazioni di animali marini che vivono a stretto contatto con il fondale (animali bentonici).
ottimo articolo!