Che l’oro sia ritenuto il metallo nobile per eccellenza lo sappiamo bene tutti. Forse ci sfuggono alcuni aspetti circa il perché. Se pensiamo che questo appellativo gli sia stato attribuito per la sua rarità e per il suo prezzo, siamo probabilmente fuori strada, perché esistono elementi più rari in natura e più costosi sul mercato. Indaghiamo quindi su quelli che sono i veri motivi.
L’oro è il metallo più duttile e più malleabile che si possa trovare in natura tra quelli che risultano efficaci per determinati usi. La sua capacità di essere ridotto in lamine sottilissime e quella di poter essere lavorato e manipolato con facilità per la sua relativa morbidezza lo rendono molto ricercato. I campi di utilizzo privilegiati sono la gioielleria, l’ortodonzia e l’elettronica.
L’oro è un elemento nativo e quindi occupa un posto nella tavola degli elementi chimici, contraddistinto dal numero atomico 79 e dalla sigla “Au” (Aurum). Il suo colore giallo e la particolare forma unita alla bellezza estetica delle pepite che vengono rinvenute lo hanno eletto quale simbolo di valore, bellezza e lealtà nell’immaginario popolare da tempi immemorabili.
Una delle caratteristiche che più lo distinguono dagli altri elementi è l’inattaccabilità da agenti chimici esterni. L’oro non ossida, non si deteriora, non cambia stato se non sottoposto a forti variazioni termiche. Il suo punto di fusione è infatti di 1064,8° C. L’unico elemento che lo attacca è il mercurio, che lo scioglie e lo riduce in amalgami. Attenzione quindi a non mettere a contatto i nostri gioielli nel caso di rottura di un termometro.
Un’altra caratteristica molto nobile di questo metallo che ha sempre colpito la fantasia dell’uomo è la sua conduttanza termica e elettrica. L’oro viene spesso utilizzato perché oppone pochissima resistenza al passaggio degli elettroni e favorisce i collegamenti elettrici ed elettronici. Negli apparati a valvole degli anni ’50 e ’60 i piedini di contatto di quest’ultime, in caso di grande pregio degli apparecchi, erano costruiti in oro, il che faceva lievitare non poco il prezzo degli strumenti.
Anche in Italia esistono giacimenti d’oro, specialmente lungo il Ticino e in Valle Padana. Filoni risultano essere esistenti anche
sotto il Monte Rosa, mentre si parla saltuariamente ma con insistenza di un giacimento che sarebbe sotto Milano. Anche se fosse vera questa voce sarebbe impensabile distruggere la città meneghina per recuperare l’oro giacente.
Ovviamente tutti i suoi pregi naturali hanno anche determinato una “nobiltà economica” di questo metallo. L’oro è ormai il vero parametro di fondo di tutta l’economia e sul suo valore si basano le scelte e gli investimenti di milioni di persone. Un tempo esisteva anche un rapporto diretto tra le varie monete nazionali, le quali assumevano un valore di mercato determinato dalla quantità d’oro posseduto dalla nazione emittente.
Ora non è più così, da quando prima il Generale De Gaulle per la Francia e poi gli U.S.A. hanno svincolato la loro moneta dall’oro, ma il prezzo del metallo giallo è comunque fondamentale nella vita economica di tutte le nazioni, tanto è vero che, in presenza di tensioni internazionali esso è il primo a schizzare verso l’alto.