Vediamo che è gialla, ma probabilmente non ne conosciamo i motivi. Stiamo parlando dell’urina, ovvero, detta pipì. Se lo è chiesto la prestigiosa rivista Focus. Ci è parsa una curiosità intrigante, per cui vediamo insieme i vari aspetti che la rendono così, e anche le cause che talvolta le conferiscono un odore sgradevole.
Forse molti si sorprenderanno nello scoprire che i motivi sono in un certo senso legati ai globuli rossi. Colore e odore vengono determinati dalla presenza dell’urobilina, componente importante dell’urina, un pigmento biliare che deriva dalla degradazione della bilirubina, ovvero di quella che in pratica è ciò che resta dei globuli rossi al termine del loro ciclo di vita.
Bevendo più acqua, l’urina risulta diluita e di conseguenza anche l’urobilina. Ne deriva che la pipì
risulti più tendente al chiaro. L’osservazione del colore può fornirci delle indicazioni anche importanti che potremo riportare al nostro medico di fiducia. Una pipì troppo chiara, in alcuni casi, può anche significare che abbiamo bevuto troppa acqua e che i nostri reni potrebbero essere stati affaticati.
Ma non sempre l’urina risulta gialla. Escludendo le patologie, potremmo occasionalmente e senza doverci preoccupare, rilevare una colorazione tendente al rossiccio: può accadere quando abbiamo assunto barbabietole o zucche. La pipì può essere arancione dopo aver mangiato carote, oppure addirittura tendente al verdognolo, dopo aver mangiato asparagi (ma in questo caso ce ne accorgeremmo anche dall’odore).
La pipì può essere blu? La risposta è sì, quando abbiamo assunto farmaci che contengono il blu di metilene. La raccomandazione comunque è sempre la solita: in ogni caso riferire i nostri dubbi sempre e comunque al medico.