L’inverno 2014 è stato il più caldo in assoluto sulla Terra. A rivelarlo è il NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration). I ricercatori hanno registrato un aumento di temperatura di 0,05 gradi Fahrenheit, battendo così il record del 2007.
Stando ai dati del NOAA, da dicembre 2014 a febbraio 2015 la temperatura media rilevata sulla Terra è stata di 0,79 gradi Celsius al di sopra della media del XX secolo. Il riscaldamento globale è in corso e sembra non rallentare! Il cambiamento climatico è evidente.
Basti pensare alla fusione delle calotte glaciali. Infatti, tra 20 anni nell’Artico in estate non ci sarà più acqua. Gli scienziati presumono che la fusione del manto di ghiaccio in Artico possa avere serie conseguenze sia a livello territoriale (le specie che vivono al Polo Nord potrebbero estinguersi) che a livello globale, in quanto il ghiaccio fuso è acqua dolce che si riversa in massa nei mari e negli oceani, contribuendo ad un precoce aumento del livello medio del mare.
Come se ciò non bastasse, anche il livello medio del mare sta aumentando. Purtroppo, l’innalzamento degli oceani è una realtà ed è dovuto ai cambiamenti che l’uomo ha scatenato negli ultimi 150 anni. La crescita delle masse oceaniche è di 2,4 millimetri all’anno.
I cambiamenti climatici mettono anche a rischio la salute umana perché causano inquinamento atmosferico. Sono i responsabili, inoltre, di più di 60.000 morti ogni anno per via dei disastri naturali legati al clima, più che triplicati dal 1960.
L’aumento della temperatura sul nostro pianeta ormai è un dato di fatto: gli esperti e scienziati di tutto il mondo sono convinti che nei prossimi 50 anni la temperatura media atmosferica si incrementerà di +5,8 C e ciò comporterà una fusione dei ghiacciai continentali con conseguente innalzamento del livello medio del mare, compreso fra 10 e 90 centimetri.
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