Che l’Antartide si stesse sciogliendo non è una novità, ma il tasso di fusione delle calotte glaciali è più rapido del previsto a causa del riscaldamento globale. Questo è quanto ho scoperto leggendo questa ricerca su Science.
Lo studio portato avanti da 18 anni di ricerche ha evidenziato come la fusione dei ghiacciai dell’Antartide sia più veloce delle aspettative, passando da una perdita annua media di 25 chilometri cubi di ghiaccio fra il 1998 e il 2003, a una di ben 310 chilometri cubi all’anno fra il 2003 e il 2012.
Le piattaforme di ghiaccio galleggiante possono raggiungere i 2000 metri di spessore, da non confondere i con la banchisa (icepack), dovuta al congelamento dello strato superficiale del mare, il cui spessore è invece di pochi metri.
Anche se per qualche anno queste piattaforme aumentano di volume, secondo i ricercatori tendono a diminuire su scala continentale e in un periodo a lungo termine. Se la tendenza continuasse in questo modo, porterebbe alla sparizione di tutte le piattaforme marine della parte occidentale dell’Antartide in un arco di tempo compreso fra alcuni decenni e un secolo.
Nella parte orientale dell’Antartide, invece, si è assistito al fenomeno contrario, ovvero i ricercatori hanno registrato un aumento di spessore del ghiaccio.
La tendenza è purtroppo negativa nel continente. Ogni anno si verifica una minima percentuale di assottigliamento del ghiaccio.
Tutta colpa del riscaldamento globale.
[Immagini via Le Scienze]