Meglio fumare una sigaretta tradizionale o elettronica?
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L’introduzione della sigaretta elettronica nel mercato italiano risale al 2005, ma il consumo elevato risale solamente negli ultimi mesi del 2012. Si calcola che in Italia i consumatori di sigarette elettroniche siano circa 400000, mentre quelli di sigarette tradizionali si aggirano attorno a 12 milioni.

Le sigarette tradizionali sono estremamente pericolose perché dalla loro combustione si producono sostanze estremamente tossiche tossiche, nocive e cancerogene per l’uomo: la formaldeide, acetaldeide, acido cianidrico, ossido di azoto e ammoniaca.

Le sigarette elettroniche sono meno pericolose di quelle tradizionali in quanto eliminano il problema della combustione, del fumo passivo e della riduzione estrema dell’assunzione di nicotina. Non fa certamente bene fumarle e, infatti, sono consigliate per chi vuole smettere.

I produttori di sigarette per ovviare al problema del calo drastico di consumo di sigarette tradizionali hanno intrapreso due percorsi: il primo incentrato sulla produzione di sigarette ecologiche; l’altra via che stanno vagliando è quella di creare una campagna di denigrazione negativa nei confronti delle sigarette elettroniche.

David Abrams, direttore esecutivo dello Schroeder Institute for Tobacco Research and Policy Studies, afferma:

“Non c’è un unico modo per smettere; il miglioramento dei trattamenti di cui disponiamo ha ancora un lungo cammino da compiere per battere questa gravissima dipendenza e salvare milioni di vite.”

Fumare sigarette elettroniche fa meno male di fumare sigarette tradizionali.

Se non si fumasse nulla sarebbe meglio.

 

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Di aletave

Dottore in Scienze Naturali, copywriter e blogger presso Search On Media Group. Fondatore di questo blog.

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