I minerali sono tra i reperti naturali che hanno sempre affascinato gli uomini in ogni epoca. Anche ai nostri giorni, nei quali difficilmente ci si stupisce delle grandi opere della natura, essi ricoprono un ruolo molto suggestivo in virtù della bellezza di alcuni e delle particolarità di altri.
Esistono minerali che sono costituiti da un solo elemento chimico, come ad esempio i metalli nobili per eccellenza, l’oro e l’argento, oppure altri che aggregano gli atomi che li compongono in molecole anche abbastanza complesse, e che prevedono l’acqua necessaria alla cristallizzazione.
Ne nasce una differenza piuttosto importante stabilita dalla cristallizzazione assunta al momento della loro composizione. E la caratteristica che distingue i minerali da altri elementi, pietre o rocce è proprio il possedere una struttura cristallina. Da qui la definizione canonica del minerale: “Il minerale è un corpo cristallino, con composizione chimica definita o variabile in campo ristretto”.
Osservati a livello di disposizione atomica, infatti, si può notare nei minerali la ripetizione di una stessa struttura geometrica, la quale è definita “cella elementare” o primitiva, che può differire notevolmente tra una specie ed un’altra. Esistono infatti ben 32 diverse disposizioni di base in campo tridimensionale nelle quali il minerale può cristallizzarsi, determinando la formazione di tutti i cristalli oggi conosciuti.
Per meglio spiegare l’importanza della struttura cristallina assunta dal minerale ricorriamo al più classico degli esempi: il confronto tra grafite (mina delle matite) e diamante. Entrambi hanno la medesima formula chimica essendo composti esclusivamente di carbonio, ma una differente struttura cristallina la quale determina la morbidezza della grafite e l’estrema durezza del diamante, e di conseguenza la rarità e il pregio economico.
Non è scopo di questo articolo approfondire in senso scientifico la materia, per cui si ritiene molto più divulgativo spiegare che
i minerali cristallizzano assumendo forme geometriche ben definite, grazie alle quali acquistano solidità. Le forme assunte vengono definiti “abiti cristallini”, sono 7 e precisamente: cubica, trigonale, tetragonale, esagonale, monoclina, ortorombica e triclina. Queste disposizioni sono perciò quelle assunte dagli atomi per legarsi tra loro, determinando le varie nature dei cristalli conosciuti, i quali sono, allo stato attuale, circa 5.000.
Per concludere possiamo ancora aggiungere che i minerali vengono anche classificati secondo la loro formula chimica, e in questo caso la suddivisione avviene in otto gruppi, e precisamente: silicati, carbonati, solfati, alogenuri, ossidi e idrossidi, solfuri, fosfati e infine elementi nativi.