Leggendo giornali e riviste possiamo constatare che la teoria dell’evoluzione enunciata da Charles Darwin è più che mai d’attualità in un momento storico come quello che stiamo vivendo, il quale propone cambiamenti e modificazioni sia nel campo della genetica che del pensiero.
Molti probabilmente non sanno che questa teoria che ha fatto scuola in campo scientifico è stata elaborata oltre 150 anni fa con la stampa del libro “L’origine delle specie” nel 1859. E allora vediamo insieme in cosa consiste e perché è stata ed è tuttora importante nelle analisi degli scienziati.
È divertente per esempio sapere che tutto iniziò per caso. Correva l’anno 1831 quando al momento in cui la nave Beagle si apprestava a prepararsi a salpare per un viaggio attorno al mondo, il naturalista di bordo rinunciò al viaggio e Charles Darwin, allora ventiduenne, fu chiamato a sostituirlo non in quanto ritenuto uno scienziato affermato, ma comunque per la sua competenza e le sue qualità umana, come lo stesso comandante conferma nella lettera di invito.
L’incarico affidato a Charles Darwin fu quello di raccogliere materiale interessante sotto l’aspetto naturalistico, missione che richiedeva conoscenza della materia ma non necessariamente capacità di approfondimento. Darwin invece raccolse materiale così stimolante da elaborare, dopo gli studi del caso che lo stesso effettuò, la teoria più famosa per capire come si evolvono le varie specie.
I presupposti di base della teoria dell’evoluzione sono fondamentalmente 3:
- Riproduzione: avviene ad un ritmo così elevato che in breve tempo mette a repentaglio le risorse alimentari necessarie per il mantenimento e a dura prova l’ambiente che le ospita.
- Variazioni: ogni elemento pur appartenente alla stessa specie è variabile rispetto ad un altro in molte caratteristiche (colore, prontezza, irritabilità, ecc.)
- Selezione: ne deriva che per accaparrarsi le risorse residue i vari elementi delle specie lottano tra loro e si affermano quelli che sono più adatti all’ambiente in cui vivono e nello stesso tempo generano una prole più numerosa.
Ma la novità introdotta da Darwin fu l’intuizione che questi elementi più forti e adatti all’ambiente sviluppassero specifiche qualità che vengono tramandate in via genetica, modificando di fatto le caratteristiche della specie seppure in tempi abbastanza dilatati.
L’importanza della teoria dell’evoluzione nel mondo scientifico è ratificata dal fatto che a partire da quel momento sono venute a cadere le ipotesi dei cosiddetti “fissisti” i quali proponevano un mondo che non avrebbe mai modificato le proprie caratteristiche di base. Quello dell’evoluzione delle specie è quindi un presupposto fondamentale per il progresso scientifico in ogni campo.