Le acque di scarico dei pozzi di petrolio iniettate nel sottosuolo potrebbero causare e sprigionare terremoti di notevole intensità, almeno secondo alcune scansioni satellitari. La notizia è rimbalzata un po’ dappertutto, anche sulla rivista scientifica Focus.
Come riporta anche Science, in Texas nel 2012 c’è stato un terremoto di magnitudo 4,8 innescato molto probabilmente dall’acqua di scarico dei pozzi di petrolio iniettata in profondità.
La ricerca ha fatto capire come l’acqua iniettata nel sottosuolo non ha sempre lo stesso effetto, ma dipende dalla profondità: quando penetra fino a 600 metri i terremoti sono meno intensi perché il fluido non raggiunge le rocce della crosta profonda, mentre quando penetra a più di 1 chilometro i sismi sono più forti.
Il fatto è che la penetrazione dell’acqua di scarico dei pozzi petroliferi causerebbe deformazioni nel terreno che scatenano i terremoti.
Cosa ne pensate?