Inquinamento atmosferico: pioggia acida
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Ecco la terza conseguenza dell’inquinamento atmosferico. Nei post precedenti ho illustrato bene o male l’effetto serra e il buco dell’ozono. Ora cercherò di spiegarvi le cause alla base delle quali si sviluppa una pioggia acida e i suoi possibili effetti.

Una pioggia normale ha un pH che si avvicina a 6. Ora mi pare ovvio dare una spiegazione del pH: misura l’acidità di una sostanza. La scala varia da 0 a 14. Una soluzione acida ha un valore di pH minore di 7,una basica ha un valore maggiore di 7 e una neutra ha un valore molto prossimo a 7. Quindi, una pioggia normale con pH 6 è già acida di per se!

Ma esistono sostanze in grado di abbassare notevolmente il pH di una pioggia rendendola estremamente acida. Sto parlando degli ossidi di azoto e di zolfo possibilmente presenti in atmosfera in modo naturale o meno. Entrambi derivano dalle centrali elettriche e da processi di combustione, ma, gli ossidi di azoto vengono prodotti naturalmente tramite una reazione chimica (ad elevata temperatura) tra l’azoto biatomico e l’ossigeno biatomico producendo l’ossido di azoto. Una volta formati, entrano in atmosfera incontrando una nuvola e sciogliendosi in acqua dando origine alla pioggia acida.

Ma che danni producono? In primo luogo, rompono i legami chimici all’interno delle proteine e dei grassi. Poi, corrodono i metalli e distruggono la vegetazione. Infine, corrodono le statue di marmo e di calcare.

Si possono rimuovere gli ossidi responsabili della pioggia acida? Gli ossidi di zolfo si possono eliminare durante il processo di combustione, ma quelli di azoto penso proprio di no, in quanto si formano anche naturalmente, come dicevo prima.

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Di aletave

Dottore in Scienze Naturali, copywriter e blogger. Fondatore di questo blog.

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