ambra
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Nell’ambito delle gemme organiche, le quali vantano una genesi biologica animale o vegetale, l’ambra ha sempre goduto di una considerazione particolare in virtù della suggestione che evoca, sia come bellezza che come peculiarità della sua essenza.

Insetto incluso in ambra
Insetto incluso in ambra

Questa splendida gemma ha origini vegetali essendo generata da una resina, e come tale gode di un periodo di formazione particolare e di condizioni che ne determinano l’appellativo di “custode del tempo”, una caratteristica portata prepotentemente alla ribalta dal primo film della serie “Jurassic Park”, ma che in campo naturalistico è sempre stato molto considerato.

Come tutti gli amanti del genere sanno bene, le vicende di “Jurassic Park” prendono spunto dal DNA ricavato in laboratorio attraverso il prelevamento effettuato da un insetto imprigionato proprio in un’ambra.

Sulla veridicità scientifica della vicenda è bene non soffermarsi, ma la base reale è che in effetti numerose ambre contengono insetti, fossili e oggetti che sono stati “investiti” nella fase di solidificazione della resina. Sono numerosissimi i collezionisti di questo materiale, che troviamo in natura con colorazioni irripetibili le quali spaziano in manifestazioni fenomeniche tipo l’iridescenza o nelle sottili sfumature.

Fossile incluso in ambra
Fossile incluso in ambracromatiche delle sue venature.

La composizione chimica dell’ambra varia non solo da varietà a varietà ma cambia addirittura tra un esemplare o un altro, tante sono le variabili che intercorrono nella fase di fossilizzazione.

La formula di base è CHO, la sua densità è pari a 1,1 gr/cm cubo, mentre la sua durezza è solo 2,2 della scala Mohs. Si distingue anche per lo “striscio” bianco.

I collezionisti più esigenti cercano addirittura i loro campioni tra esemplari che contengono materiali diversi, classificandoli anche attraverso la scoperta della natura imprigionata all’interno della gemma, che per la sua trasparenza funge da contenitore naturale.

Non esiste museo naturalistico che non esponga una serie di ambre, tale è la grande e positiva impressione che questa gemma suscita.

Dal punto di vista storico e filosofico, come già anticipato, essa assume la connatazione di custode del tempo, in quanto in grado di “fotografare” e conservare al suo interno una specifica “preda” la cui età può variare da poche decine fino a qualche centinaia di migliaia di anni.

L’osservazione al microscopio è una delle più gratificanti nel campo della Gemmologia per quanti sono gli spunti che offre e per la varietà delle inclusioni che possono essere di ogni natura possibile.

Purtroppo si è diffusa nel tempo l’abitudine di abbellire i reperti sottoponendoli in laboratorio a elaborate tecniche di riscaldamento, vuoi per fonderli in unità più grandi, che per abbellire il colore e rendere la gemma più appetibile commercialmente.

Evidenti tracce di trattamento termico
Evidenti tracce di trattamento termico

Uno degli indizi di trattamento termico è la formazione all’interno dell’ambra di inclusioni a forma di piccoli stelle a forma del nostro Sole, composte da molti raggi con origine comune.

La presenza di queste particolari inclusioni, che sono comunque esteticamente armoniche e che danno addirittura lo spunto a commercianti disinformati di decantarne la bellezza e incrementarne il prezzo, sono il sintomo più certo dell’avvenuto trattamento.

Queste tracce di intervento esterno sono dovute all’esplosione di alcune inclusioni gassose oppure alle linee di tensioni dovute a fratture verificatisi in conseguenza dello shock termico.

Da sottolineare che le gemme trattate in laboratorio, secondo le norme imposte dal regolamento etico e scientifico dei Gemmologi, non possono essere definite “naturali”.

Altro discorso è invece l’inclusione naturale che quasi sempre forma all’interno della gemma disegni o composizioni molto gradevoli, composti da altri materiali organici, ma anche da gas, cristalli e ogni genere di minerale. Ovviamente il massimo, per un collezionista, è il rinvenire un campione contenente materiale organico.

Insetti di ogni tipo dai più recenti ai più antichi, sono esposti nella loro “prigione eterna” a testimonianza perenne della forza e della bellezza della natura. La maggior parte dell’ambra presente sui mercati mondiali proviene dai paesi baltici.

Auguro di cuore a tutti gli appassionati di trovare almeno una di queste ambre per poterne godere il piacere della scoperta e l’appagamento dell’osservazione.

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Di aletave

Dottore in Scienze Naturali, copywriter e blogger presso Search On Media Group. Fondatore di questo blog.

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