Ecco 5 bufale sulla sperimentazione animale
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L’argomento è molto delicato e la crudeltà sugli animali è un fatto aberrante specialmente per tutti noi che amiamo gli animali. Deve però essere fatta salva la verità scientifica ed alcune volte nascono equivoci inquietanti. Le bufale sulla sperimentazione animale, per esempio, hanno contribuito non poco a far sanzionare il nostro Paese dalla Comunità Europea per averne limitato i contributi. Dell’argomento si è interessato anche il sito Scienze-Fanpage.

Ecco, allora, queste 5 bufale sulla sperimentazione animale.

5° posto: Esistono farmaci non sperimentati su animali.

Non è vero. Le procedure adottate prevedono che prima di sperimentare i farmaci sull’uomo si osservino gli effetti sugli animali e, ciò, rende la sperimentazione indispensabile, anche perché l’alternativa sarebbe solo la sperimentazione su cavie umane.

4° posto: La sperimentazione animale è inutile.

Già il punto precedente indica che questa affermazione risulta falsa. Si può aggiungere che si è cercato di procedere a esperimenti esclusivamente di laboratorio, ma in nessun caso si può giungere all’attendibilità di una somministrazione nell’organismo.

3° posto: Farmaci con sperimentazione animale causano morte all’uomo.

Anche questa è una bufala colossale. I casi portati a sostegno sono dovuti a anomale reazioni al farmaco e quindi condizioni univoche dell’individuo e non prevedibili, ma soprattutto non attribuibili al tipo di sperimentazione.

2° posto: Vivisezione, pratica crudele.

Col termine vivisezione si può veramente intendere di tutto. Viene proposta da chi è contro la sperimentazione animale un’immagine distorta che fa pensare alla tortura. Nulla di più sbagliato: la sperimentazione sugli animali prevede tecniche molto restrittive che comprendono un ampio uso di anestetico e analgesico. Da aggiungere che gli esperimenti non vengono effettuati in modo indiscriminato, ma solo quando vi è già una ragionevole probabilità che non siano nocivi.

1° posto: Ebola causata dai vivisettori.

La palma della “bufala delle bufale” spetta però alla voce messa in rete che l’Ebola si sarebbe diffuso per colpa di chi effettua sperimentazione sugli animali. Tutto nacque da una strumentalizzazione, o meglio da un’errata interpretazione di un articolo apparso su Il Sole 24 ore, nel quale si trattava di una scimmia affetta da Reston virus, che non ha niente a che vedere né con Ebola e neppure con i virus mortali per l’uomo.

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Di aletave

Dottore in Scienze Naturali, copywriter e blogger. Fondatore di questo blog.

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