È credenza popolare pensare che lo squalo balena si alimenti esclusivamente di plancton. Non c’è niente di più sbagliato nel pensarlo: le persone lo vedono enorme, si accorgono che si chiama “squalo balena” e, conseguentemente, lo associano allo spettro alimentare delle balene, fatto prevalentemente da plancton.Lo squalo balena, nome scientifico Rhincodon typus, appartiene ai pesci cartilaginei (Condroitti) e, come tale, contiene un apparato scheletrico costituito da cartilagine, che lo rende più leggero e flessibile. È uno squalo, incluso nel raggruppamento sistematico degli Orectolobiformi: possiede la bocca spostata anteriormente rispetto agli occhi. Questo gruppo di squali è rappresentato anche dallo squalo nutrice.
Mentre lo squalo bianco è un predatore vorace, lo squalo balena è cauto e tranquillo, maestoso nei movimenti. Si alimenta soprattutto di plancton (insieme di organismi marini di piccole dimensioni e che non sono in grado di muoversi di moto proprio, ma vengono trascinati dalle correnti marine).
Il suo regime alimentare è costituito anche da piccoli pesci, il pesce azzurro, che caccia spalancando la sua enorme bocca: è stato osservato predare questi pesciolini assieme ad un branco di delfini. Questi hanno circondato i piccoli pesci bloccandogli ogni possibile via di uscita: a questo punto è improvvisamente “sbucato dal nulla” lo squalo balena che ha fatto piazza pulita.
Lo squalo balena è lo squalo più grande e può superare anche i 20 metri di lunghezza, ma non è assolutamente uno squalo pericoloso.