Qualcuno si è mai posta la domanda: cosa potrebbe succedere se le api andassero incontro ad una repentina estinzione? Le api sono molto, ma molto importanti per le coltivazioni da cui dipende l’alimentazione dell’uomo. La natura è fondamentale per la sopravvivenza dell’uomo, non dimentichiamocelo. La vita sulla Terra non l’ha creata l’uomo, ma la natura.
Le api sono Insetti, corpo suddiviso in capo (porta occhi, antenne e apparato boccale), torace (porta le zampe) e addome. Gli insetti vengono definiti anche Esapodi in quanto sono provvisti di sei zampe, per distinguerle dai ragni e dagli scorpioni che di zampe ne hanno otto. Una breve nota: definirle zampe è inappropriato, sono delle appendici articolate.
Le api appartengono al raggruppamento, interno agli insetti, degli Imenotteri, che includono, oltre le api, specie molto sociali: vespe e formiche. La socialità è data dalla presenza di caste gerarchiche: regina (l’unica femmina che si riproduce), soldato (protegge la colonia),operaio (ricerca del cibo) e uno o più maschi riproduttori. Gli imenotteri sono gli insetti più sociali in assoluto.
L’ape da miele è nota come Apis mellifera, si alimenta di nettare presente all’interno dei fiori e contribuisce all’impollinazione, fenomeno di propagazione del polline da una pianta all’altra: questa impollinazione è seguita dalla riproduzione quando il polline (gamete maschile) feconda il gamete femminile. La maggior parte degli animali impollinatori è rappresentata dagli insetti.
L’ape è importantissima perché contribuisce all’impollinazione di molte specie vegetali utilizzate nell’alimentazione dall’uomo: pesca, albicocca, mela, pera, kiwi, ciliegia, susina. Se dovesse estinguersi si trascinerebbe con se tutte queste piante elencate. Infatti, in Italia nel 2007 si sono estinte circa il 50% delle api.
L’altro ruolo delle api è quello di bioindicatore: la presenza o assenza dell’ape in un determinato ambiente può essere utilizzata come metodo di studio sulla qualità dello stesso. In poche parole: se una popolazione di api viene a mancare in un ambiente, questo si considera alterato qualitativamente e, di conseguenza, inquinato.