Centrali nucleari al torio: perché il torio è più vantaggioso dell’uranio? Carlo Rubbia, premio Nobel italiano per la fisica nucleare, non ha dubbi: il combustibile da utilizzare nelle centrali nucleari è il torio.
Rubbia non porta avanti la ricerca in Italia perché non è ben voluto. Angela Merkel gli ha offerto un posto di lavoro allo IASS (International Association for Shell and Spatial Structures) in Germania. Il torio è una sostanza del futuro.
Come funzionano le centrali nucleari?
Nelle centrali nucleari si verifica la fissione nucleare che rappresenta una rottura di un atomo pesante (per esempio, l’uranio) per formare atomi leggeri con liberazione di energia utilizzabile e in quantità veramente elevate, da poter facilmente sfruttare.
Ecco i 5 motivi per sostituire l’uranio con il torio nelle centrali nucleari
1) il torio, a parità di peso con l’uranio, produce meno scorie radioattive
2) sempre a parità di peso con l’uranio, produce molta più energia
3) non serve per produrre bombe
4) le poche scorie radioattive prodotte perdono la loro radioattività in poco tempo rispetto alle scorie radioattive prodotte dall’uranio
5) il torio è molto più abbondante in natura
Dopo aver letto questo elenco a vantaggio del torio, come si può pensare ancora di dover andare avanti nella direzione opposta?
Ecco come funziona una centrale nucleare.
Tuttavia, da buon naturalista non posso che essere fedele alla mia totale negazione verso l’energia nucleare. Dobbiamo occuparci della salvaguardia ambientale e non di singoli interessi politici che stanno distruggendo il mondo in cui viviamo. La politica è una cosa, la scienza è un’altra. Come anche la religione deve essere separata e non contaminare la cultura scientifica.
Cosa ne pensi?