I mammiferi sono animali che possono essere davvero spettacolari e sono semplicemente meravigliosi. Oggi vorrei vedere qualcosa sulla loro riproduzione grazie alla lettura di un post interessante su Mammifericalasanzio.
Se vi piace l’argomento della riproduzione vi invito a leggere qualcosa su questo tema. Infatti, ho parlato già di come si accoppiano le mosche domestiche, i pinguini reali e i serpenti.
Prima di tutto va detto che la riproduzione dei mammiferi è sessuale e prevede l’unione dello spermatozoo (cellula maschile) con l’ovulo (cellula femminile): dalla loro unione verrà fuori uno zigote (una nuova cellula).
Vorrei sottolineare come la riproduzione dei mammiferi a seconda del gruppo che consideriamo varia e ce ne sono tre di cui voglio parlare: monotremi, marsupiali e placentati.
Riproduzione dei monotremi
I monotremi sono un gruppo che comprende l’echidna e l’ornitorinco e sono ovipari, cioè producono uova che vengono deposte dalla madre che alla schiusa allatta i piccoli con il latte delle ghiandole mammarie.
Riproduzione dei marsupiali
I marsupiali, invece, sono un altro gruppo spettacolare di mammiferi che dà alla luce dei piccoli non ancora ben formati e diversi dai genitori: appena nati si arrampicano con i peli fino al marsupio che è una piega del ventre materno. Qui completano il loro sviluppo nutrendosi del latte delle ghiandole mammarie.
Riproduzione dei placentati
Infine, non mi resta che parlare dei placentati (uomo incluso) che sono vivipari (i piccoli si sviluppano nel corpo della madre e vengono partoriti vivi all’esterno) e sono muniti della placenta, una struttura nell’utero.
La placenta serve per effettuare gli scambi di ossigeno tra la madre e il figlio. L’embrione è collegato a questa struttura per mezzo del cordone ombelicare e immerso in una soluzione salina, ovvero il liquido amniotico.
Ora ho visto, quindi, come avviene la spettacolare riproduzione dei mammiferi sperando di essermi spiegato in modo semplice.
Volete aggiungere qualche altra informazione sulla loro riproduzione?