La Calabria non è solamente la regione nota per i suoi patrimoni culturali, come ad esempio i famosi Bronzi di Riace, né tanto meno per l’altopiano della Sila o per il Massiccio del Pollino: la regione calabrese è importante per la presenza dell’albero di ulivo, del bergamotto e della liquirizia. Questi sono, a livello economico regionale, i tre tesori che rendono la Calabria particolare.
Per i botanici, scienziati che si occupano dello studio delle caratteristiche delle piante e della loro classificazione, l’albero dell’ulivo è scientificamente definito Olea europea e il frutto è la famosissima oliva. L’ulivo è distribuito in tutta la regione mediterranea, coltivato in tutto il territorio italiano, spontaneo solamente nelle zone a clima mediterraneo, come l’Italia.
L’ulivo è molto importante per la produzione dell’olio d’oliva, utilizzato in molti piatti culinari. Nella mia campagna ho un uliveto con circa un centinaio di alberi d’ulivo che utilizziamo per la produzione di olio, strettamente per il consumo familiare: la produzione di olio a partire dall’oliva avviene all’interno dei frantoi, meglio noti come oleifici.
Il bergamotto, Citrus x bergamia, è un parente stretto del limone, appartenendo allo stesso raggruppamento di alberi importantissimi a livello alimentare, quali l’arancio, il limone e il pompelmo. Il frutto del bergamotto viene utilizzato sia come additivo in alcuni profumi sia per la produzione di un liquore al bergamotto, abbastanza richiesto sul mercato.
Altro tesoro e patrimonio della mia amata Calabria è la buonissima liquirizia, ricavata dalla pianta della liquirizia, Glycyrrhiza glabra, una pianta rappresentata nella famiglia delle Leguminosae, noto gruppo che include i notissimi legumi (come il fagiolo, tanto per fare un esempio). La liquirizia viene usata anche come sostanza additiva nelle sigarette assieme al cacao.