Domanda fondamentale per un botanico (scienziato che studia le piante) e che mi ero assolutamente dimenticato di argomentare. Perché cadono le foglie? Innanzitutto, prima di argomentare questa interessante domanda, bisogna fare delle considerazioni di notevole importanza, almeno per quanto mi riguarda.
Non tutti gli alberi perdono le foglie durante i periodi autunnali. Gli alberi che perdono le foglie durante questi periodi con temperature relativamente rigide prendono il nome di alberi caducifogli, quelli che mantengono le foglie durante tutte le stagioni sono definiti alberi sempreverdi.
Ancor prima di rispondere alla domanda, vorrei un attimo concentrare l’attenzione sulla importanza delle foglie per la vita sul nostro pianeta. Le foglie sono dotate di cloroplasti, strutture all’interno delle quali è contenuta la clorofilla e avviene la fotosintesi clorofilliana: le piante sottraggono anidride carbonica dall’atmosfera per produrre ossigeno e zuccheri.
Fatta questa premessa, perché le piante perdono le foglie in autunno? Tutto è regolato dall’azione di ormoni, sostanze che inducono una certa risposta dell’organismo ad una data variazione ambientale. I due ormoni che entrano in gioco nella caduta delle foglie sono l’auxina (promuove la distensione cellulare, conseguentemente, la crescita cellulare) e l’etilene (promuove la maturazione precoce dei frutti e la caduta delle foglie).
Come agiscono i due ormoni? L’etilene, in autunno, si va ad accumulare nel picciolo fogliare (attacco della foglia al ramo) andando a bloccare le proteine PIN (trasportatrici dell’auxina): se non arriva l’auxina al picciolo fogliare, la foglia cade.