Il mio scopo non è quello di creare panico o di cambiare la realtà dei fatti come fanno i nostri cari politici, ma è quello di informare la gente su eventuali rischi cui è sottoposto il territorio calabrese: sto parlando dei rischi sismici, ovvero la probabilità che si possa verificare un terremoto in Calabria.
La Calabria è la regione più sismica d’Italia perché la placca africana sta spingendo verso la placca europea: così facendo, crea dei movimenti della terra che producono terremoti di diversa intensità, come il terremoto di Reggio Calabria e Messina del 1908 di magnitudo 7,7 della Scala Richter (il valore massimo di tale scala è 10) che provocò migliaia di vittime (circa 200000).
Come si può notare dalla carta sismica, le zone rosse sono quelle più a rischio e comprendono tutta la Provincia di Reggio Calabria, parte di quella di Vibo Valentia, di Cosenza e di Catanzaro. Vista questa situazione altamente pericolosa, una persona si aspetterebbe che gli enti competenti abbiano preso delle precauzioni a riguardo. Male, non si è fatto niente negli ultimi anni.
Speriamo che qualche politico onesto faccia del suo meglio perché se dovesse scatenarsi un terremoto con una buona intensità, spazzerebbe via tutto. Va detto, però, che questa situazione di negligenza la ritroviamo un po’ su tutto il territorio italiano sia dal punto di vista sismico sia per quanto riguarda il dissesto idrogeologico, cioè frane e alluvioni: anche qui la Calabria è la più esposta.
Ma nessuno fa niente.