Non posso fare a meno di dedicare un post al nostro mare, il mare “nostrum”. Sto parlando del Mar Mediterraneo, che circonda e bagna la penisola italiana e sta subendo un fenomeno di tropicalizzazione, che descriverò a breve. Ha una buona biodiversità, ovvero una grande varietà di specie animali e vegetali (=piante).
Il Mar Mediterraneo è un mare semi-chiuso. Infatti, comunica con il Mar Rosso per mezzo del Canale di Suez (o istmo di Suez) e con l’Oceano Atlantico per via dello Stretto di Gibilterra, situato tra la Spagna meridionale e l’Africa settentrionale, precisamente in Marocco.
Il Mar Mediterraneo sta subendo il fenomeno della tropicalizzazione, come ho già accennato, cioè un innalzamento della temperatura dell’acqua che sta influendo sulla distribuzione delle specie animali. Infatti, sono parecchi i pesci che stanno migrando dal Mar Rosso nel nostro mare tramite il Canale di Suez.
Un esempio su tutti è il pesce luna, scientificamente Mola mola, appartenente al gruppo dei Tetrodontiformi, caratterizzati dal possedere le ossa mascellari che formano una sorta di becco.
Circa 5 milioni di anni fa, lo Stretto di Gibilterra si è chiuso bloccando la comunicazione con l’Oceano Atlantico: l’acqua del nostro mare iniziò ad evaporare depositando sale nel fondale. Questo fenomeno è noto come crisi di salinità del Mediterraneo.
Infine, il Mare “nostrum” è suddiviso in Mediterraneo orientale e occidentale: la corrente atlantica entra nel Mar Mediterraneo tramite lo Stretto di Gibilterra e attraversa tutto la parte occidentale fino a toccare anche la zona orientale.
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