È stato trovato spiaggiato a Caulonia Marina, in provincia di Reggio Calabria, lato ionico, nei pressi di Locri e del mio paesino Monasterace Marina, un esemplare di circa 150 kg (chilogrammi) di peso e 1,5 m (metri) di lunghezza di squalo notidano o capopiatto o pesce vacca.
Lo squalo in questione è una specie molto comune nel Mar Mediterraneo come lo è un altro squalo famoso e conosciutissimo, la verdesca o squalo azzurro Prionace glauca. Il pesce vacca è conosciuto scientificamente col nome di Hexanchus griseus, facilmente riconoscibile dalle sei fessure branchiali riscontrabili su ogni lato.
Questa è una caratteristica peculiare che contraddistingue l’ordine di squali degli Hexanchiformi che possono, addirittura, possedere sette fessure branchiali su ciascun lato.
Questo carattere è una prova di primitività delle specie appartenenti a questo ordine data dal fatto che gli scienziati pensano che, nel corso dell’evoluzione degli squali, ci sia stata una riduzione del numero di fessure branchiali.
Infatti, gli squali più evoluti sono dotati di cinque fessure branchiali per lato: lo squalo bianco, Carcharodon carcharias, è uno di questi. La specie di squalo, invece, provvista di sette branchie è l’Heptranchias perlo.
State tranquilli: lo squalo notidano o pesce vacca o squalo capopiatto (per la forma della testa appiattita dorsoventralmente) non è assolutamente pericoloso. Non farebbe male nemmeno ad una mosca. Basta lasciarlo semplicemente in pace.
Non è la prima volta che una specie di squalo notidano si spiaggia sulle coste calabresi. Non saprei sinceramente dire neanche minimamente il motivo vista la mia ignoranza in materia: questo lavoro spetta ai veterinari.
[Immagine: noncipossocredere]